Sakura hanami❀

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sabato 10 novembre 2012


YANAGAWA - OHANA

Umezawa Seiga - Cavalli nei campi
dipinto su seta
19° secolo, periodo Edo


Il grande antenato dei signori feudali di Yanagawa  è Muneshige Tachibana:
Durante il periodo Sengoku (1470-1568) Kiushu cadde sotto il controllo di Hideoshi Toyomi.
Quando Muneshige vinse in battaglia combattendo dalla parte di Hideyoshi, fu premiato con Yanagawa, per stabilirne il suo dominio.
Ma quando Hideyoshi subì una pesante sconfitta nella famosa battaglia di Sekigahara, nel 1600, l'alleanza con Muneshige cessò, e questi perse il suo dominio.
Yoshimasa Tanaka divenne signore di Yanagawa al posto di Muneshige, e immediatamente iniziò la costruzione del castello di Yanagawa, la borgata circostante e i numerosi canali.
Poi... più di 20 anni dopo, Muneshige Tachibana divenne di nuovo Signore di Yanagawa e del castello.


(da: Panoramio, di: Daifuku)

Per 13 generazioni successive, fino alla Restaurazione Imperiale Meiji del 1868, la città di Yanagawa rifiorì.



(da: Panoramio, di: Daifuku)



Informazioni sul nome "OHANA"

Nel 1697, Akitora Tachibana, 4° discendente della famiglia, ordinò la costruzione di un sito di circa 23.000 m.quadrati circondato sui quattro lati da canali, con la villa Shukeitei e il parco.
Ma la zona era stata sempre conosciuta come "Hanabatake", o "campo dei fiori"
Questo nome fu, successivamente, abbreviato dagli abitanti del luogo in "OHANA", o "fiore".
Da allora la proprietà fu chiamata così.







Tra il 1910 e il 1911, Tomoharu Tachibana, 14° discendente, ordinò nuove costruzioni nella tenuta



 Il "Seiyokan" in stile occidentale, con la sala di ricevimento. Anche al tempo, aveva un proprio generatore di energia elettrica per elettrodomestici di lusso importati, come i lampadari




il grande salone "Ohiroma" e la sala banchetti "Enyukaijo"






Il giardino, ispirato al paesaggio di Matsushima, che Tomoharu aveva visto a Sendai, è stato successivamente nominato "Shotoen" ed è considerato uno dei siti più belli e suggestivi del Giappone.








IL MUSEO TACHIBANA

Questo museo espone una ricca varietà di elementi che rappresentano
la storia della famiglia Tachibana.


Armatura Gusoku rivestita in pelle
indossata da Muneshige Tachibana (1569-1642)
16°-17° sec., periodo Monioyama




Scatole laccate d'oro e d'argento



Set per il gioco delle conchiglie



Abito femminile
Kimono 19° secolo, Periodo Edo



Kakeshita - Obi
disegno: bambù, peonie e farfalle su velluto nero
19° sec., periodo Edo




Abiti del TEATRO NOH
Karaori - veste esterna



Atuita - veste interna
Disegno di leoni su seta

18° sec., periodo Edo



Tosa Mitsuoki - Quaglie e miglio
dipinto su seta
17° secolo, periodo Edo




Il museo ospita anche una collezione di bambole d'epoca Edo,
amate da generazioni di bambine della famiglia Tachibana

Principe e principessa
delle bambole Yusokubina
(Principe H: 14 cm)
18°-19° sec., periodo Edo



Gosho-Ningyo Doll
(H. 9 cm.)
18°-19° sec., periodo Edo



Kamo-Ningyo Doll
19° sec., periodo Edo




Portantina
e suo interno
19° secolo, periodo Edo




domenica 4 novembre 2012



CONRAN SHITA SAKURA
IL CILIEGIO CONFUSO


Mentre L'Autunno si legge nel cielo




Mentre il mare e il promontorio
tornano a vedersi attraverso i rami ormai spogli



Mentre il cielo ritorna a tingersi di colori infuocati



Mentre le olive sono ormai mature



Mentre la spiaggia richiama i pescatori



Mentre il mare
si riposa aspettando l'inverno
sotto una coperta di nuvole



Nuove gemme spuntano sui rami di ciliegio
in mezzo a foglie lacerate dal vento




Fiori di ciliegio
sbocciano tra foglie appassite





Nuovi steli di trifoglio (oxalis acetosella)
anziché disseccarsi, rispuntano, colorando il terreno di verde chiaro



Anche Patri...
si immerge nell'acqua ancora tiepida e invitante



... Mentre il rosmarino
mette in mostra i suoi fiori colorati




Monogatari (racconto)

Un giorno del mese di Luglio, un vento gelido e violento si è abbattuto sul Levante della Liguria.
Gli alberelli più fragili sono stati i più colpiti. Come il ciliegio, per sua natura di animo gentile, più vulnerabile e influenzabile. Le sue fronde vestite di delicate foglie sono state strapazzate e piegate, alcuni rami spezzati, le foglie come bruciate dal freddo... proprio come d'inverno.
Ed è stato così che, al ritorno delle calde giornate... ha creduto che fosse... primavera!